Denti da latte e sigillanti

Formazione dei dentini da latte (denti decidui)

La dentizione del neonato è una tappa importantissima nella crescita e nello sviluppo evolutivo.

Cronologia approssimativa della dentizione nel neonato

6° – 8° mese → la dentatura del neonato inizia con gli incisivi mediani inferiori. 7° – 9° mese → erompono gli incisivi mediani superiori. 8° – 9° mese → spuntano i laterali incisivi superiori. 10° – 12° mese → i denti incisivi laterali inferiori tagliano la gengiva. 12° – 18° mese → nascono i primi molari. 18° – 24° mese → erompono i canini. 24° – 30° mese → la dentatura del neonato si arricchisce dei secondi molari. La dentizione neonatale accompagna il piccolo nella sua crescita. È normale che l’eruzione dei primi dentini possa arrecare qualche fastidio al piccolo che, non riuscendo ad esprimersi con le parole, manifesta il suo malessere con il pianto e con i capricci. Le gengive, gonfie ed infiammate, sono motivo di disagio e prurito: il bambino, infatti, tende a mordere proprio a causa dei dentini che stanno urtando la gengiva per fuoriuscire. La dentizione neonatale, inoltre, stimola la produzione di saliva: non a caso, durante questa fase, il bambino tende a sbavare molto più abbondantemente.
 Ricordiamo che la dentizione neonatale costituisce una fase difficile e delicata per il bambino; pertanto, si raccomanda di essere particolarmente disponibili e pazienti verso il piccolo.

Completamento della dentizione decidua

Al compimento del 3° anno d’età, il bambino esibisce orgoglioso tutti e 20 i dentini da latte. La dentizione decidua è giunta al termine. I denti da latte sono destinati alla caduta: la permuta dei denti – ovvero la sostituzione dei dentini da latte con quelli permanenti – è un fenomeno fisiologico che inizia attorno ai 6 anni e continua fino ai 12 – 13 anni, età in cui tutti i denti da latte sono caduti e molti denti permanenti si sono già sostituiti ad essi. L’inizio della dentizione definitiva corrisponde al momento dell’eruzione del primo molare permanente (ca. a 6 anni); successivamente, spuntano anche tutti gli altri denti “maturi” con un ordine che, in genere, ricalca quello in cui sono sorti i corrispondenti dentini da latte. La dentizione permanente termina intorno ai 18 – 25 anni, con l’eruzione dei terzi molari (o denti del giudizio).

Cura dei denti da latte

È opinione comune che i denti da latte, essendo appunto destinati alla caduta, non debbano essere curati. In realtà, è estremamente importante prevenire eventuali patologie dentali – come ad esempio le carie – per almeno due motivi: 1.  I denti da latte sono più fragili a quelli permanenti; per questa ragione, sono più esposti al rischio di carie e conseguentemente, se non curati, danno facilmente dolore al bambino.
2.  I denti da latte malati, colpiti da processi cariogeni e non curati cadono più velocemente rispetto a quelli sani. La caduta precoce di un dente da latte può ripercuotersi negativamente nel lungo termine, causando problemi di allineamento/occlusione nella bocca del futuro adulto.

Prevenzione

Ricordiamo anzitutto che i bambini piccoli non sono in grado di lavarsi i denti da soli; pertanto, è dovere dei genitori prendersi cura dei denti da latte dei propri figli.
Vediamo insieme alcuni consigli pratici, utili per prevenire l’insorgere di carie nei dentini da latte:
  • Iniziare la pulizia del cavo orale alla comparsa del primo dente da latte: in questi casi, è sufficiente passare sul dentino e sulle gengive una garza imbibita di soluzione fisiologica. La pulizia dei dentini, in particolar modo quando eseguita prima del riposo notturno, minimizza il rischio delle cosiddette “carie da biberon”.
  • La prima visita odontoiatrica dovrebbe essere eseguita intorno ai 12 mesi di vita del bambino: durante questa visita, il dentista definisce un piano di accurata igiene dentale, utile al bambino per prendere confidenza e ai genitori per avere maggiori informazioni preventive.
  • Se il dentista lo ritiene opportuno, l’alimentazione del bambino va integrata con una supplementazione di fluoro, per rendere i denti da latte più forti e, nel contempo, meno suscettibili alle carie.
  • Mantenere un’igiene orale soddisfacente utilizzando spazzolini appositi (diversificati in base all’età del bambino).
  • Cambiare lo spazzolino ogni 2-3 mesi.
  • I bambini piccoli che non sono ancora in grado di utilizzare lo spazzolino, possono strofinare i polpastrelli sulla superficie dei denti da latte, dopo aver posizionato una piccola quantità di dentifricio (specifico per bambini) sul dito.
  • Se possibile, allattare il bambino al seno: oltre a prevenire la formazione di carie nei denti da latte, il latte materno rinforza i denti favorendo la rimineralizzazione di calcio e fosforo. Inoltre, il latte materno aiuta a proteggere lo smalto dei denti da latte.
  • Quando il bambino è un po’ più grande (verso i 3 anni) i denti da latte dovrebbero essere lavati con un dentifricio per bambini arricchito in fluoro, dopo i 6 anni devono usare un dentifricio da adulti.
  • Evitare di somministrare al bambino succhi di frutta o altre bevande zuccherate: un simile comportamento aumenta il rischio di carie nei denti da latte.
  • Il filo interdentale può essere utilizzato anche per rimuovere frammenti di cibo incastrati tra i denti da latte. In tal caso, si consiglia di iniziare ad usare il filo al raggiungimento del 3°/4° anno d’età.
  • I denti permanenti molari che sostituiscono i denti da latte possono essere sottoposti a sigillature occlusali per prevenire la formazione di carie nei solchi dei molari. Si tratta di una strategia difensiva che consiste nell’applicazione di una speciale resina bianca sulla superficie dei denti molari (appena sostituiti a quelli da latte). In questo modo, la pasta resinosa protegge i solchi dei denti da processi cariogeni, rendendoli inattaccabili da batteri e placca.
  • Garantire al bambino un’alimentazione sana e regolare, limitando quanto possibile l’assunzione di sostanze zuccherine (atteggiamento utile anche per prevenire il sovrappeso, l’obesità e le malattie metaboliche correlate) ricca di frutta di stagione e verdura.
  • Evitare un utilizzo smodato di biberon con liquidi (camomilla, tè zuccherati ecc.) e di tettarelle inzuppate di miele o zucchero. Abitudini simili – pur essendo estremamente gradite dal bambino – rappresentano i maggiori responsabili di carie precoci e/o multiple nei denti da latte e innescano dannoso meccanismo della risposta insulinica responsabile di obesità e malattie cardiovascolari da adulto.

Denti da latte cariati

Quando i denti da latte si cariano, l’unica soluzione intelligente è l’otturazione. È bene, dunque, abbandonare l’idea di non curare i denti da latte cariati perché destinati alla caduta. Lasciandoli marcire (letteralmente), i denti da latte cariati sono destinati ad una caduta patologica, dunque contro natura. Così facendo, i denti permanenti che prenderanno il loro posto – ancora inclusi nella gengiva e non del tutto pronti per erompere nel cavo orale – tendono a crescere male. In simili circostanze, il bambino corre il rischio di avere denti storti o, peggio ancora, di andare incontro ad una malocclusione dentale: questi problemi non devono essere sottovalutati, dato che possono essere corretti solamente con l’utilizzo dell’apparecchio.

Dopo la caduta dei denti da latte: la sigillatura

Un prezioso suggerimento da tenere in considerazione dopo la caduta dei denti da latte e la successiva eruzione dei dente permanenti è la sigillatura dentale. Questo importantissimo trattamento, spesse volte purtroppo sottovalutato, garantisce una buona copertura dall’insorgenza delle carie nei denti in cui viene eseguito. A tale scopo, si consiglia di sigillare la superficie masticatoria dei denti molari, più esposti al rischio di carie dentali perché presentano profondi solchi (al cui interno i batteri e la placca tendono ad ancorarsi).
Dopo la caduta dei denti da latte, i nuovi denti permanenti richiedono una certa “manutenzione”: per questo, i controlli regolari dal dentista, almeno una o due volte all’anno, sono indispensabili per sorprendere sul nascere eventuali disturbi od infezioni dentali ancora silenti.

Cos’è ?

La sigillatura dei denti è una procedura dentistica raccomandata per prevenire la formazione di carie, da eseguire non appena i denti da latte lasciano il posto a quelli permanenti. La sigillatura dei denti è consigliata, in particolare, per prevenire lo sviluppo di processi cariogeni nei molari. Difatti, questi denti sono più esposti al rischio di carie dato che presentano numerosi e profondi solchi, al cui interno la placca e i batteri possono facilmente annidarsi e creare danno.
 Come vedremo in seguito, l’intervento consiste nell’applicazione, sulla superficie masticatoria dei molari, di una speciale resina in grado di proteggere lo smalto dentale da eventuali processi cariogeni futuri.

Perché eseguirla?

Oltre all’accurata igiene dentale quotidiana ed alla periodica detartrasi (pulizia dentale) professionale, un modo piuttosto innovativo per prevenire le carie esiste, ed è proprio la sigillatura dei denti. Detta così, questa procedura può spaventare: in realtà, come vedremo, la sigillatura è un intervento veloce, completamente indolore ed estremamente vantaggioso.
Anzitutto, ricordiamo brevemente che i molari permanenti erompono intorno ai 6 anni; pertanto, sarebbe inutile ed infruttuoso eseguire una sigillatura nei molari decidui (denti da latte). Questi denti sono particolarmente esposti al rischio di carie, perché difficili da detergere accuratamente con spazzolino e dentifricio. La sigillatura dei denti costituisce dunque un importantissimo presidio nei programmi di prevenzione dalle carie e di mantenimento della salute del cavo orale del bambino.
Denti da latte e sigillanti​ - Studio Balsano