Carie e Granulomi

Carie e granulomi

Carie e granulomi sono problemi frequenti. La carie è una decalcificazione del dente dovuta a microorganismi presenti nella placca dentale ed ad una alimentazione ricca di zuccheri semplice o anche solo consumati in modica quantità ma con eccessiva frequenza (spizzicare dolciumi frequentemente). La carie è influenzata da predisposizione genetiche e fattori che riducono la salivazione (esempio farmaci) o da una struttura dei denti poco mineralizzata.

Sintomi carie e granulomi

Nei primi stadi, la carie è asintomatica (non ci si accorge: non si vede e non si “sente”): in questo stadio solo una visita accurata del dentista può intercettare la carie “sul nascere” e curarla con tecniche micro-invasive che conservano il massimo possibile del tessuto sano del dente. Quando i batteri si spingono in profondità, il processo carioso dà origine a disturbi come sensibilità al freddo o alla masticazione.

Complicanze carie e granulomi

Una carie non curata può andare incontro a complicanze, quali il dolore acuto (pulpite), ascesso dentale, granuloma dentale, cisti dentarie.

Cura carie e granulomi

L’otturazione costituisce il trattamento d’elezione per la cura della carie. In caso di carie complicate associate a pulpiti o granulomi, è necessario ricorrere alla devitalizzazione. I ritrattamenti dei denti devitalizzati e le apicectomie sono terapie “estreme” per salvare il dente. L’estrazione è riservata ai casi di estrema gravità, non risanabili mediante gli interventi appena citati.

Prevenzione

La prevenzione della carie prevede la regolare igiene quotidiana del cavo orale, una sana alimentazione ricca di frutta e verdura e scarsa di zuccheri semplici e raffinati (bibite succhi di frutta zucchero o dolcificanti aggiunti), controlli dal dentista con igiene professionale almeno ogni 12 mesi. Dentifricio al fluoro e spazzolino elettrico sono ottimi ausili di prevenzione. La sigillatura dei denti permanenti è consigliata all’età di 6 anni e non più tardi degli 8 anni. Il fluoro somministrato per via generale attraverso gocce o pastigliette è da valutare con attenzione rivolgendosi al dentista e seguendo le linee guida ministeriali.

Granuloma dentale

Il granuloma dentale è un’infezione cronica della radice del dente dei suoi tessuti circostanti. E’ la tipica complicanza della carie non curata, qualche volta può essere associata a complicazione di denti già curati e devitalizzati. E’ un’invasione batterica proveniente dal nervo e/o dal canale radicolare dove esso è contenuto, sconfinando lentamente – ma progressivamente nelle zone attigue. Nella sua forma semplice, il granuloma dentale non viene avvertito dal paziente l’infezione, infatti, cronicizza ma può dare origine ad episodi acuti (ascessi). Anche in assenza di sintomi apprezzabili, il granuloma richiede comunque un accurato intervento dentistico. Negli stadi iniziali, l’infezione non dà alcun tipo di problema o disturbo perché i batteri ed i granulociti (un tipo di globuli bianchi) che costituiscono il granuloma si trovano in una sorta di equilibrio dinamico. Quando viene meno questa forma di convivenza forzata, ed i batteri hanno il sopravvento, il granuloma può acutizzarsi dando origine a complicanze gravi come ascessi dentali o fistole.

Cause

Un granuloma dentale può dipendere da differenti cause ma in ogni caso ciò che avviene è la necrosi (morte) del tessuto pulpare: la decomposizione di nervi e vasi sanguigni all’interno del canale radicolare costituisce un ottimo terreno di proliferazione per i batteri. i quali, fuoriuscendo dall’apice della radice trasportano le loro tossine creando il granuloma. I denti devitalizzati possono, quale complicanza, sviluppare un granuloma anche se più frequentemente si presenta in denti cariati o traumatizzati/fratturati e non curati.

Sintomi

Il granuloma dentale semplice, ovvero la forma più frequente, può rimanere silente per molto tempo, persistendo indefinitamente anche per anni senza che il paziente accusi alcun sintomo. Talvolta, la lesione granulomatosa può propagarsi lentamente per continuità: aumentando di volume, il granuloma può giungere in prossimità della superficie ossea (mandibolare o mascellare), infettare la zona e formare una fistola. Quando sintomatico, il granuloma dentale può provocare mal di denti, fastidio intenso, tormento e gonfiore gengivale. Se non curato, un granuloma dentale può evolvere in cisti e formare fistole dolenti. La presenza di un granuloma dentale viene accertata mediante un semplice esame radiografico. Trattamenti ed interventi Trattandosi di un’infezione cronica, la terapia antibiotica per la cura del granuloma sarebbe vana e superflua, fatta eccezione per le riacutizzazioni (granuloma acuto). Il granuloma dentale dev’essere adeguatamente curato, anche se asintomatico: difatti, nel caso il granuloma scoppiasse, i batteri che lo popolano posso espandersi per via ematica, creando una infezione generale anche grave (setticemia) condizione clinica che può mettere seriamente a repentaglio la salute del paziente. Chiaramente abbiamo riportato un caso estremo, ma è importante essere al corrente sui possibili pericoli a cui si potrebbe andare incontro. La devitalizzazione costituisce il trattamento d’elezione per la cura del granuloma. Nel caso la lesione granulomatosa origini su un dente devitalizzato, si può procedere con un ritrattamento, eventualità, questa, non sempre possibile, specie in presenza di protesi con corone, o di ricostruzioni dentali complesse con perni in metallo. In simili frangenti, l’unica possibilità per curare definitivamente il granuloma è l’apicectomia (rimozione chirurgica dell’apice radicolare del dente infetto). Nei casi più gravi, specie quando il granuloma continua a recidivare, viene richiesta un’estrazione del dente. Per concludere, ricordiamo ancora una volta che un granuloma dentale richiede sempre un trattamento dentistico specialistico e non può guarire spontaneamente.

Carie e Granulomi​ - Studio Balsano